Viaggi annullati causa Covid, se la cancellazione è a causa dell’emergenza sanitaria si può avere un diritto al rimborso e come?
Quanti di noi vorrebbero prenotare un viaggio o una vacanza, ma sono frenati da questa situazione di profonda incertezza. A cosa bisogna prestare attenzione nel prenotare quando si parla di viaggi al tempo del Covid? Esistono delle regole precise per i viaggiatori per quanto riguarda il rimborso delle prenotazioni?
Le forme di rimborso per annullamento da Covid
Se un tempo potevamo prenotare in libertà i nostri viaggi, ora si sa bisogna tenere in considerazione diverse variabili. Ce lo dimostrano i numeri, basti pensare che nel 2020 lo sportello S.O.S. Turista di Federconsumatori ha registrato un aumento esorbitante di domande in merito a viaggi cancellati o sospesi. Quali regole ci sono, quindi, a tutela dei viaggiatori per evitare spiacevoli imprevisti?
Per quanto riguarda i voli aerei, in caso di cancellazione del volo a causa dell’emergenza sanitaria c’è la possibilità di accedere ad un rimborso in denaro o ad un voucher. In altri casi, quando è possibile, si può accedere invece ad un semplice cambio dei biglietti in modo da spostare il viaggio ad un’altra data. Le regole per il rimborso variano da compagnia a compagnia, ma già nei mesi passati l’Antitrust si era mossa contro quelle compagnie aeree che offrivano il voucher come unica forma di rimborso escludendo completamente la possibilità di un rimborso in denaro.
Quando si accede al rimborso per Covid
Per poter usufruire dei rimborsi in caso di cancellazione di una prenotazione, devono però sussistere alcuni fattori. In particolare la cancellazione del viaggio, o del soggiorno, deve essere eseguita dalla struttura. In questi casi, il consumatore avrà diritto ad un rimborso che può essere erogato come somma di denaro, voucher spendibile successivamente o avere il diritto ad un pacchetto differente in sostituzione di quello cancellato, ad esempio con un cambio di date.
Qualora, invece, fosse il viaggiatore a decidere di rinunciare al viaggio, ad esempio nel caso in cui abbia il timore di partire, ma non quindi per motivazioni legate a divieti, cosa succede? In questo caso le strutture o le compagnie di viaggio non sono tenute ad erogare un rimborso. Se, invece, ci si trova in una situazione di quarantena o anche isolamento fiduciario si può produrre una documentazione che certifichi la situazione e inviarla alla compagnia per poter richiedere un rimborso.